Schneider e il volontariato aziendale

Tra le numerose aziende che hanno partecipato alle giornate di volontariato di Legambiente c’è anche Schneider Electric, leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione.

Attività nel Parco della Dora

Il Gruppo conta oltre 130.000 dipendenti in tutto il mondo di cui 3.000 in Italia, paese in cui è presente con 5 siti produttivi e 8 sedi commerciali, 3 Innovation Hub e un centro logistico integrato.
Abbiamo intervistato Stefania Iandolo, Sustainability Impact Leader di Schneider che si occupa di sicurezza e sostenibilità.

Com’è nata la collaborazione con Legambiente e perché avete deciso di intraprendere questa attività?

La sostenibilità ambientale è insita in Schneider che da sempre si occupa di efficienza energetica. La sostenibilità ambientale inoltre, è al centro delle nostre strategie di business. Nel 2021, a livello corporate, è stato lanciato un programma che prevede il raggiungimento di sei impegni a lungo termine in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Dei sei impegni presi, 5 sono impegni comuni a tutti i siti del gruppo Schneider , mentre il sesto è specifico ed individuato da ciascun Paese in cui sono presenti le sedi Schneider.

Attività nel Parco della Dora

In Italia abbiamo deciso di impegnarci a favore delle comunità e dell’ambiente dei territori in cui sono dislocati i nostri siti. Abbiamo sviluppato 3 diversi programmi: volontariato sociale, next generation (volto a creare opportunità per le nuove generazioni attraverso progetti per lo sviluppo di competenze specifiche e soft skill) e infine volontariato ambientale per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. Le attività di volontariato vengono svolte dai dipendenti durante l’orario di lavoro. Il partner scelto per l’attività di volontariato ambientale è Legambiente con cui organizziamo attività in linea con l’iniziativa “Puliamo il Mondo” in aree naturali vicine alle zone in cui l’azienda è presente.

La prima edizione nel 2021 si è svolta in Emilia Romagna, nel Parco della Chiusa lungo il fiume Reno – Casalecchio di Reno (BO) e sono poi proseguite in Piemonte e Campania; nel 2022 abbiamo già pianificato attività in Lombardia, Lazio e Veneto.

Qual è stata la risposta dei colleghi?

Le giornate dedicate alle pulizie dei parchi sono state svolte in gran parte delle sedi Schneider in Italia: da nord a sud con le attività nel Parco della Dora fino ad arrivare alla riqualificazione del litorale nel quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli. L’entusiasmo è stato talmente ampio che non solo proseguiremo per i tre anni di attività prevista, ma pensiamo già di rinnovare il nostro impegno.

Quali sono gli strumenti che utilizzate per raccontare, in azienda e fuori, queste attività?

A livello interno utilizziamo la piattaforma Yammer grazie alla quale riusciamo a raggiungere tutti i colleghi e raccontiamo le attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi locali. Inoltre, nella nostra sede principale italiana di Stezzano, in provincia di Bergamo, stiamo allestendo un Sustainability Corner, una sorta di luogo di incontro, in cui verranno raccontate tutte le attività legate ai progetti di sostenibilità e quindi anche le attività di volontariato aziendale.
Verso l’esterno usiamo invece canali più comuni come Linkedin e le riviste di settore e di ambiente.

Quali i progetti per il futuro di queste iniziative? 

Nel futuro vediamo un ampliamento dei territori in cui abbiamo operato e soprattutto un aumento del numero dei dipendenti coinvolti. Dai 500 colleghi che hanno partecipato alle attività nella scorsa edizione, quest’anno puntiamo a coinvolgerne il doppio.

Inoltre, Schneider ha stabilito un percorso a tappe molto ambizioso che prevede, con vari passaggi intermedi da raggiungere a partire dal 2025, di arrivare a ottenere emissioni net-zero per tutta la supply chain del gruppo, senza uso di certificati di offset, entro il 2050. In Italia questo obiettivo prevediamo di raggiungerlo già entro il 2030, anche grazie ai nostri building a zero emissioni come la nuova sede a Torino inaugurata recentemente che è già a zero emissioni di CO2.