piatti-e-posate-plastica-male-alla-saluteL’articolo del disegno di legge che prevede il divieto dell’utilizzo delle stoviglie di plastica non compostabili (dal 1 gennaio 2020) è stato approvato a fine maggio dall’Assemblea Nazionale francese.
Una decisione molto contestata, soprattutto perché, fino al giorno prima, tutto faceva propendere per la caduta degli emendamenti precedentemente proposti contro questi prodotti.
Non sono perciò mancati i commenti di coloro che non vedono di buon occhio questa riforma, come ad esempio il deputato UMP, Jean-Pierre Deccol, che ha sostenuto che la plastica non può essere rimpiazzata da stoviglie riutilizzabili, soprattutto in luoghi particolari come gli ospedali dove non ci sarebbero le condizioni di igiene, sicurezza e praticità. «Senza contare poi – continua il deputato – che con questa abolizione metteremo a rischio molti posti di lavoro».
E voci di delusione si iniziano a sentire anche in Italia ,dove Marco Omboni, presidente del Gruppo Produttori di Stoviglie Monouso in Plastica, ha considerato la scelta francese un atto superficiale. «Sul tema delle stoviglie monouso in plastica molto ci sarebbe da dire e riflettere. Utili, poco costose e sicure sotto l’aspetto igienico, le stoviglie monouso in plastica vengono attaccate per il loro impatto ambientale dimenticando però, che questi prodotti sono riciclabili e che il loro riciclo genera materia “prima” nuovamente lavorabile, rendendoli così una risorsa».