orto

Si tratta di una start up tedesca che prevede l’introduzione nei luoghi di consumo e acquisto di prodotti, una vera e propria fattoria verticale, a km 0. Lo ha fatto Infarm, composta da Osnat Michaeli e i fratelli Guy e Erez Galonska, la quale ha avviato il primo di una serie di test all’interno dei punti vendita della catena Metro.
Si tratta di un orto verticale dove alcune verdure vengono coltivate con il metodo idroponico: una tecnica di coltivazione fuori suolo in cui la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, zeolite, ecc.).

La pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta dall’acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi indispensabili alla normale nutrizione minerale. Ciò consente, in pratica, di avere insalata ed essenze aromatiche sempre fresche, coltivate consumando meno risorse e meno terreno, riducendo del 70 per cento l’uso di fertilizzanti e il 90 per cento in meno di acqua. E soprattutto a chilometri zero tra punto vendita e consumatore.

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Le fattorie verticali INFARM non sono pensate solo per verdure ed erbe, ma possono adeguarsi a diverse colture, come pomodori o peperoni, e grazie alla loro struttura orizzontale o sovrapposta, si adattano ad ambienti decisamente non adatti all’agricoltura, come, appunto, gli interni dei supermercati: praticamente, è il primo agriturismo in-store in Europa, una mini-fattoria verticale soprannominata “Kräuter Garten” (erba di giardino), all’interno del supermercato Berlin Metro.
Kräuter Garten sembra una piccola serra dove gli acquirenti possono scegliere la propria insalata appena raccolta. Ma INFARM non è nuova a progetti in cui l’agricoltura diventa sperimentazione altamente innovativa e assolutamente eco-sostenibile. Il quartier generale dell’azienda è una sorta di laboratorio di ricerca dove botanici, ingegneri, specialisti in IT, designer e chef lavorano fianco a fianco per rendere il sistema adatto ai più svariati utilizzi: dalla cucine dei ristoranti ad appunto i supermercati. Uno spazio di co-working nel cuore di Berlino, all’interno di quello che un tempo fu un magazzino industriale, dove crescono ortaggi e germogli pronti all’uso. Basti pensare che il primo progetto realizzato da INFARM, infatti, è stato un kit a basso costo per coltivare germogli.

Un germogliatore ispirato all’antica arte dell’origami che grazie, a dei semplici gesti, fa crescere dentro di sé potenti sostanze nutritive. In un Paese, l’Italia, in cui già solo pensare a grandi aziende urbane verticali è un sogno, immaginate, addirittura, di realizzare la versione in scala ridotta di questa tecnica di crescita, potenzialmente utile nei supermercati. Sembrerebbe davvero fantasia! Un’iniziativa del genere, nel medio-lungo periodo potrebbe realizzare un futuro in cui le città saranno autosufficienti nella produzione alimentare e le aziende agricole cresceranno prodotti freschi a prezzi accessibili, eliminando gli sprechi e l’impatto ambientale. Secondo TheFast Coexist , l’attuale programma pilota INFARM di Berlino, gli obiettivi per iniziare la produzione di altre unità saranno raggiunti entro la fine dell’anno. Speriamo che altri Paesi, incluso il nostro, si faccia altrettanto.