Bere una tazza di caffè è divenuta una tradizione popolare in tutto il mondo.
In ufficio, a casa, con gli amici, il caffè e il suo aroma dolce ma deciso richiama l’ attesa, suscitando apprezzamento ai nostri palati.
Sono presenti circa 100 specie di caffè, e l’origine di questa pianta non è ben chiaro. Persia, Africa Orientale, Yemen e Etiopia rimangono le più accreditate.
Anche se la città denominata Mokha nello Yemen, luogo dove molti critici ritengono ci sia il caffè più pregiato al mondo, fa presagire che sia stato proprio il luogo della scoperta. Molto probabilmente questa città ispirò il nome di “moka”, utilizzato per denominare la famosa caffettiera italiana creata da Luigi De Ponti e Alfonso Bialetti nel 1933.
La cosa certa è che il caffè sbarcò in Europa grazie a Venezia e i suoi mercanti che vedevano di buon occhio il mercato orientale, sempre ricco di novità.
Il botanico Prospero Alpini fu colui che ne percepì le proprietà, descrivendole nei suoi scritti. Venne addirittura additata come la “bevanda del diavolo” per i suoi effetti ritenuti strani, ma l’allora papa Clemente VIII non ne vietò affatto l’uso. Pian piano la pianta di caffè si diffuse nel nuovo continente, fino a diventare un simbolo e una colonna portante dell’economia in paesi come il Brasile, che presenta le maggiori piantagioni del mondo.
I benefici del caffè sulla nostra salute
Il caffè presenta innumerevoli proprietà benefiche che molti conoscono, come il mantenerci svegli, stimolando l’attenzione e favorendo la digestione.
Capace di attenuare il mal di testa, fa bene ad organi come il fegato.
La caffeina è stata scoperta come rimedio contro la cellulite, con capacità dimagranti e rassodanti, è apprezzata per il suo potere emolliente ed idratante.
Risulta essere tra i migliori anti-ossidanti presenti in natura e, come la lavanda, è un ottimo rimedio anti-age.
In campo cosmetico non mancano i suoi sorprendenti effetti sulla salute e bellezza.
Viene utilizzato come riflessante per dare un colore naturale ai capelli, per ridurre le occhiaie e borse presenti nella zona del contorno occhi e nei detergenti per un effetto delicato, rilassante e nutriente sulla nostra pelle.
La lavorazione del chicco di caffè
Il caffè presenta vari processi lavorativi che necessitano di duro lavoro e accurata scelta.
La raccolta nelle piantagioni è il punto focale dove vengono scelti i chicchi più pronti. In realtà si raccolgono le famose bacche, che presentano al loro interno i chicchi di color verde.
Il processo che segue viene detto essiccazione, e può avvenire attraverso il metodo a secco o in umido.
Il metodo a secco prevede che le bacche vengano raggruppate e mescolate continuamente, fino a che non si seccano.
Il metodo in umido prevede che le bacche siano posizionate all’interno di gigantesche vasche d’acqua e scelti in base al loro galleggiamento.
Una volta pronto, il guscio che protegge il chicco viene frantumato, fino a liberare finalmente il chicco di caffè.
Il processo ultimo è quello della torrefazione, ossia cottura a circa 200 gradi dei chicchi per un tempo che va dai 10 ai 20 minuti fino a che non raggiungano il tipico colore scuro.
E’ un processo fondamentale perché il caffè assorbe facilmente odori estranei e l’umidità e bisogna conservarlo poi con molta cura.
Controindicazioni
La caffeina presente nel caffè, se consumata in dosi elevate, può avere ripercussioni sulla nostra salute.
Oltre a non essere indicato per chi soffre di insonnia e ipertensione, potrebbe causare problemi al sistema digerente ed è sconsigliato per chi soffre di gastrite, ulcera o reflusso.
Utilizzata in cosmetica non presenta particolari controindicazioni.
Curiosità
Una famosa leggenda racconta di un pastore chiamato Kaldi che scoprì questa pianta per puro caso mentre il suo gregge pascolava liberamente nelle praterie. Non si accorse della pianta, ma dell’effetto risvegliante che ebbe sulle pecore la notte stessa dopo che avevano ingerito bacche e foglie della pianta di caffè durante tutta la giornata.Una volta capita la causa di tale “magico potere”, decise di macinarne i semi e facendo un infusione ne ricavò il fatidico caffè.Un altra leggenda affascinante ruota attorno al profumo di caffè diffusosi per chilometri in Abissinia.
Il motivo fu il casuale incendio che scoppiò attorno ad una vasta piantagione di caffè.
Gli uomini della zona furono richiamati non solo dal vasto incendio ma anche dal suo profumo inebriante che portò alla scoperta di questa fantastica pianta.
“Il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito ”
Marcello Paglialonga di Biofabene.it