Le confezioni per gli alimenti devono seguire alcune importanti norme, nate per preservare la salute delle persone e la salubrità dei prodotti. Negli ultimi tempi la discussione è molto accesa per quanto riguarda i materiali da utilizzare; soprattutto per il desiderio di ridurre l’uso di alcune materie prime molto usate nel packaging alimentare.
Le etichette degli alimenti
Al di là dei materiali delle confezioni degli alimenti, un aspetto fondamentale è quello delle etichette presenti su tali confezioni. Ogni singolo prodotto alimentare deve infatti, per legge, essere dotato di un’etichetta che riporti alcune specifiche informazioni.
Le etichette per alimenti Volmar Packaging, ad esempio, seguono il Regolamento UE 1169 del 2011, che è di fatto la norma di riferimento per quanto riguarda questo argomento. Nello specifico tali etichette devono riportare prima di tutto il nome del prodotto e l’elenco completo degli ingredienti, a partire da quello più presente per arrivare fino a quelli che sono presenti solo in tracce. È inoltre necessario indicare le caratteristiche nutrizionali dell’alimento, sia per 100 g dello stesso, sia per una porzione, che può essere una quantità che differisce enormemente a seconda dell’alimento che si sta confezionando. La legge prevede anche che siano chiaramente espressi ingredienti che possano causare intolleranze o allergie, anche qualora possano essere presenti solo in piccole tracce, a causa di contaminazione con altri alimenti. Si devono poi indicare la quantità netta presente, la data di scadenza o il periodo minimo di conservazione, oltre ovviamente al produttore, al modo di consumo e di conservazione.
Le confezioni
Sotto le etichette per gli alimenti deve essere presente un packaging che rispetti al massimo ciò che contiene. Le confezioni degli alimenti devono infatti evitare di modificare le caratteristiche organolettiche dell’alimento, oltre che garantire di non trasferire sostanze tossiche nello stesso. Molti alimenti necessitano anche di confezioni che li preservano dal contatto con l’aria esterna, o anche con la luce solare e le temperature eccessive. Per questo motivo si sfruttano tanti diversi materiali per preparare confezioni per gli alimenti, dal vetro a varie tipologie di film plastici, rigidi o flessibili a seconda del caso, dall’alluminio fino ad altri metalli, rivestiti o meno. Confezionare un alimento è quindi complesso; è necessario effettuare uno studio delle potenziali interazioni dell’alimento stesso con il materiale delle confezioni. Per questo alcuni materiali sono utilizzati in maniera diffusa, mentre altri si sfruttano solo per particolari alimenti. In alcuni casi insieme a particolari materiali si utilizzano anche tecniche di confezionamento che permettono di mantenere l’alimento fresco più a lungo. Avviene ad esempio con i formaggi, la verdura o anche con succhi di frutta, vino e olio.
Packaging sostenibile
Negli ultimi anni la discussione per quanto riguarda il packaging alimentare si sta sempre più concentrando sulla ricerca di materiali che non siano solo salubri e igienici, ma anche sostenibili. Anche per questo motivo si stanno ricercando materie plastiche che si ottengano da materie prime rinnovabili, come ad esempio gli scarti di lavorazione degli alimenti, i cereali o altri materiali il cui utilizzo garantisca un basso impatto ambientale. Tra le opzioni più sfruttate vi è la possibilità di combinare tra loro materiali diversi, come ad esempio la carta con la plastica; questa opzione riduce il ricorso a materie prime da fonti non rinnovabili, pur garantendo la massima salubrità e praticità delle confezioni prodotte.