È giovane. È cuneese. Ed è attento all’ambiente. Esattamente ciò che ognuno di noi vorrebbe dal suo birrificio di fiducia!
Stiamo parlando di Kauss, birrificio di Piasco (CN) nato nel 2012 dalla passione di tre giovani soci: Luigi Cagioni, Diego Botta e Ivan Lodini.
Il birraio è Luigi Cagioni, homebrewer dal 1999, laureato in tecnologia agroalimentare con una tesi di laurea sulla produzione della birra. Ha affinato la tecnica presso un birrificio artigianale in Germania, nella Foresta Nera, e ha approfondito lo studio dei lieviti in Danimarca.
Rientrato in Italia ha creato, insieme a solidi amici, un’attività che, seppure giovane, può contare su importanti competenze tecniche. La cosa che ci è piaciuta di più è che la particolarità della loro birra, proviene (guarda caso!) proprio da una materia prima del piccolo paese in provincia di Cuneo: l’acqua! La Birra Kauss utilizza infatti solo acqua non filtrata e non trattata dell’acquedotto della Val Varaita. Una scelta importante per l’ingrediente fondamentale di una birra. “Luppoli e malti – racconta Luigi – vengono invece importati per garantire l’alta qualità del prodotto, perché in Italia esistono poche coltivazioni e malterie”.
Questo però, non ha fermato i tre piemontesi che hanno da poco avviato la commercializzazione della Fré Kauss, la bionda fatta interamente con luppoli locali, coltivati dall’Azienda Agricola Fré di Carrù.
La sostenibilità ambientale di Kauss non si ferma però qui. Il birrificio utilizza infatti energia rinnovabile per la propria produzione perché sfrutta il calore generato da una caldaia alimentata a legna, recuperata dalla pulizia dei torrenti e dagli scarti delle segherie della zona. Sarà per queste caratteristiche fondamentali che Kauss è stato segnalato nella Guida Slow Food alle Birre d’Italia 2015, nella categoria birre quotidiane. Un trampolino di lancio che farà apprezzare e conoscere ancora di più le tre birre di Piasco: la bionda, la rossa e la doppio malto!